“Al Pronto Soccorso dell’ospedale di Monfalcone l’attività è già tornata a livelli pre-pandemia tra accessi annuali e quotidiani, corse delle ambulanze, personale medico per le emergenze”, ha dichiarato il Sindaco Anna Maria Cisint. “C’è da essere orgogliosi di un servizio come quello offerto dal nostro ospedale, che serve anche zone dell’ex provincia di Trieste o della Bassa Friulana. In un territorio particolare come Monfalcone questi numeri sono simbolo di eccellenza e dedizione”, ha aggiunto, comunicando la decisione di un incontro a inizio settembre in Regione per discutere delle necessità territoriali in tema sanità.

 

Il Pronto Soccorso di Monfalcone torna a oltre 38.000 accessi, più di cento pazienti ogni giorno, un numero pari al trend di prima della pandemia, come è stato illustrato dal primario del servizio di emergenza Alfredo Barillari durante la visita del Sindaco e dell’assessore Michele Luise alla struttura. 

 

Il Pronto Soccorso, anche con numeri così alti, continua a funzionare molto bene, confermando l’efficacia della Rau, ovvero la Rapid assessment unit, che assorbe ben il 30% degli accessi tra bianchi e verdi, i casi meno critici e le cui prestazioni sono differibili. Grazie alla Rau i tempi di attesa sono dimezzati e gli operatori riescono a lavorare in maniera più distesa, occupandosi per intero dei pazienti con patologie più serie, codice giallo (circa il 7% degli accessi) o rosso (meno di un paziente al giorno). Si riesce così a far fronte anche alle ore “di punta” del Pronto Soccorso che tradizionalmente sono le dieci di mattina e le sei di sera. 

 

Nell’incontro è stata valutata anche la condizione del servizio delle ambulanze che attualmente tra le sette di mattina e le nove di sera a Monfalcone sono due. Avanzando la possibilità di implementare ulteriormente questo servizio, il Primo Cittadino ha annunciato un incontro a settembre con la Regione e il direttore generale di Asugi Antonio Poggiana, durante il quale si discuterà anche dell’imminente pensionamento di un gran numero di medici che non trova ricambio. 

 

La visita al Pronto Soccorso si è conclusa con una discussione sugli otto defibrillatori semiautomatici, già posizionati o che stanno venendo installati in centro città in questi giorni, nei luoghi più frequentati e nei rioni. “Importantissimo imparare ad utilizzare questi strumenti che possono davvero salvare la vita di una persona. Abbiamo già trovato un accordo con la Croce Rossa e a breve partiranno i corsi, ai quali certamente parteciperò”, ha concluso il Sindaco Cisint. 

 

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Pagina aggiornata il 7 ago 2024, 14:39:47